Uno degli ambiti in cui sussiste più frequentemente e in maniera profonda la discriminazione di…
La Discriminazione di genere in ambito sportivo

La ricerca sulle donne al potere e nei processi decisionali preparata dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) indicano che a livello nazionale le donne rappresentano in media il 14 % delle posizioni decisionali nelle confederazioni continentali degli sport olimpici.
Sulla base dei dati di sette Stati membri dell’UE, si stima che le allenatrici in Europa non superino il 20-30%.
Gli ostacoli che le donne incontrano nello sport
Gli stereotipi di genere prevalenti minano la presenza delle donne, non solo nei processi decisionali delle organizzazioni sportive, ma anche nella pratica sportiva stessa.
In campo sportivo le discriminazioni di genere avvengono in tutto l’ambiente a 360°, attraverso:
- Differenziazione della distribuzione di risorse finanziarie;
- Minore attenzione mediatica e minore attenzione degli sponsor;
- Idee e stereotipi sulla mascolinità e la femminilità legati alle diverse discipline;
- Percezione sociale che determinati tipi di sport comportano (il ballo maggiormente femminile, il calcio maggiormente maschile).
Dati alla mano; lo sport è un mondo prevalentemente maschile
I dati relativi alla proporzione di donne e uomini nelle posizioni decisionali all’interno delle confederazioni degli sport olimpici in Europa, rispecchiano una realtà ancora prettamente maschile.
Infatti le statistiche dimostrano una minor presenza di donne nelle posizioni dirigenziali in ambito sportivo:
- Presidente 4% delle donne;
- Vicepresidente 9%;
- Membri del consiglio direttivo del più alto organo decisionale 15%;
- Direttore generale/ segretario generale 22%;
Secondo un documento dell’European Institute for Gender Equality (Eige), è fondamentale insistere affinché le organizzazioni sportive migliorino l’equilibrio di genere nei consigli e nei comitati esecutivi, nonché nella gestione e negli staff tecnici.
Chi ha cambiato la storia
In ambito sportivo le tre caratteristiche spesso attribuite al genere femminile sono “troppo deboli, troppo emotive e poco competitive”.
Dagli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, però, le donne hanno iniziato a ritagliarsi un ruolo decisivo in discipline sportive prima a loro “estranee”, praticate esclusivamente dagli uomini.
Nonostante le numerose difficoltà e disparità che le donne si trovano davanti, sono numerosi i nomi femminili tra le eccellenze dello sport, ad esempio:
- Irma Testa a soli 18 anni è stata la prima donna pugile ad arrivare alle Olimpiadi;
- Paola Enogu, la più forte giocatrice italiana di pallavolo, portabandiera CIO alle Olimpiadi di Tokyo;
- Ondina Valla nel 1936 fu la prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici alle Olimpiadi di Berlino;
- Federica Pellegrini, vince la medaglia d’oro ai Giochi di Pechino 2008 regalando al nostro Paese il primo successo olimpico femminile nella storia del nuoto, vincendo in totale 11 medaglie alle Olimpiadi, di cui sei ori.
Fonti:
- https://www.donne.it/donne-sport-storia/#gref
- https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjUleHv3Yr8AhUERvEDHdfLAd0QFnoECCgQAQ&url=https://www.uisp.it/nazionale/files/principale/2022/Opuscolo_Sport_Ragazzi.pdf&usg=AOvVaw1l9tofUTc283yrM-KnaNlE
- https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwjl6dzhgIv8AhV3h_0HHepfCvoQFnoECB8QAQ&url=https://eige.europa.eu/sites/default/files/documents/mh0215937itn.pdf&usg=AOvVaw08GwsS4qJ2GOA-NaUt_d3_
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