La ricerca sulle donne al potere e nei processi decisionali preparata dall’Istituto europeo per l’uguaglianza…
La Certificazione della parità di genere per le aziende

Che cos’è la parità di genere
Sempre più spesso sentiamo parlare di gender equality e della sua importanza all’interno della nostra società. Secondo le Nazioni Unite per parità di genere s’intende: “parità tra donne e uomini, i quali hanno uguali condizioni per realizzare i loro pieni diritti umani e per contribuire e beneficiare dello sviluppo economico, sociale, culturale e politico”[1]. Un’altra definizione, data dalla Convenzione ILO, suggerisce che l’uguaglianza di genere chiama in causa tutti gli uomini e le donne affinché siano liberi di sviluppare le proprie capacità personali e di compiere scelte di vita, senza limitazioni imposte da stereotipi suoi ruoli di genere o sulle caratteristiche di uomini e donne[2].
Il Goal 5 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: “Parità di genere”
Nel settembre 2015 i governi dei 193 Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto l’Agenda 2030, composta da 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Essi sono progettati per porre fine alla povertà, affrontare il cambiamento climatico entro il 2030, combattere le ingiustizie e le disuguaglianze. In particolare, il Goal n. 5 si propone di raggiungere l’uguaglianza di genere e di conferire potere a tutte le donne e le ragazze[3]. [Per approfondimenti sulla relazione tra parità di genere e sviluppo sostenibile come obiettivo dell’Agenda 2030 vieni a leggere il nostro articolo: https://www.certificazionedigenere.it/parita-di-genere-e-sviluppo-sostenibile-viaggiano-nella-stessa-direzione/ ]
Italia: la Certificazione della parità di genere e le Linee Guida UNI/PdR 125:2022
In Italia, negli ultimi anni, ci sono stati numerosi interventi di promozione dei diritti e delle libertà fondamentali, con particolare attenzione al sostegno del principio della parità di genere[4]. La Legge 5 novembre 2021, n. 162, ha apportato importati modifiche al Codice delle pari opportunità (D.Lgs. n. 198/2006) tra uomo e donna in ambito lavorativo, istituendo la Certificazione della parità di genere. Inserita nella Missione 5 del PNRR “Inclusione e Coesione”, la Certificazione della parità di genere è un sistema di gestione che prevede un ciclo triennale, volta ad attestare le politiche e le misure concrete adottate dalle aziende per ridurre il divario di genere in relazione:
- all’opportunità di crescita in azienda;
- alla parità salariale a parità di mansioni;
- alle politiche di gestione delle differenze di genere;
- alla tutela della maternità.
Il 16 marzo 2022, l’Ente Nazionale di Normazione ha pubblicato la UNI/PdR 125:2022, la quale definisce le Linee Guida sul sistema di gestione per la parità di genere. La PdR richiama la UNI ISO 30415:2021 e delinea specifici indicatori – KPI – attraverso cui vengono misurate le azioni finalizzate a promuovere e tutelare le diversità e le pari opportunità sul luogo di lavoro. Il 1° luglio 2022, la PdR è stata recepita attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 29 aprile 2022 della Ministra Bonetti – emanato ai sensi dell’art 1, comma 147 della legge 30 novembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022).
La Certificazione della parità di genere può essere ottenuta da qualsiasi organizzazione, sia pubblica che privata. [per approfondimenti su chi può ottenere la certificazione per la parità di genere consulta il nostro articolo:https://www.certificazionedigenere.it/la-certificazione-per-la-parita-di-genere-chi-puo-ottenerla/]
Benefici alle imprese che ottengono la Certificazione
Le imprese private in possesso della Certificazione potranno beneficiare di diversi vantaggi:
- uno sgravio contributivo fino a 50 mila euro annui;
- un punteggio premiale per la concessione di aiuti di Stato e/o finanziamenti pubblici in genere;
- nei bandi per l’acquisizione di servizi e forniture, il possesso di una Certificazione di parità di genere con il punteggio più alto determinerà un migliore posizionamento in graduatoria[5];
- avere maggiore trasparenza per gli stakeholder e dimostrare il proprio impegno sul tema;
- miglioramento dell’immagine aziendale e reputazionale;
- implementazione di un percorso di Sostenibilità, in linea con l’Obiettivo 5 “Gender Equality” dei 17 SDGs.
Fonti:
[1] Nazioni Unite: https://www.un.org/womenwatch/osagi/conceptsandefinitions.htm
[2] ABC of women workers’ rights and gender equality: https://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/—dgreports/—gender/documents/publication/wcms_087314.pdf
[3] Prior & Woodward, 2017.
[4] UNI, 2022.
[5] ANAC Delibera n. 332 del 20 luglio 2022