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GENDER DREAM GAP: la disparità di genere è un fattore culturale

Tra i nomi più celebri di donne che con passione e forza di volontà hanno generato contributi fondamentali in ambito scientifico in Italia troviamo: Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, Samantha Cristoforetti, Fabiola Gianotti e Ilaria Capua; ma sono solo alcuni.

SESSO O GENERE?

L’Unione Europea ha stabilito, tramite un Glossario (Glossario Europeo delle Pari Opportunità), le parole e i punti chiave per attuare una riforma sostanziale sulla parità di genere e superare gli ostacoli economici-sociali all’inserimento effettivo delle donne nel mondo lavorativo.
Grazie a questo Glossario possiamo notare in modo preciso e senza possibilità di errore la differenza tra “sesso” e “genere”.

  • Sesso è un termine comprensivo delle differenze biologiche presenti tra uomo e donna;
  • Genere è invece l’insieme delle differenze sociali tra uomini e donne.

LAVORI DI GENERE

Per spiegare in maniera chiara e riassumere le caratteristiche del GDG possiamo prendere in esame le parole riportate sul documento ufficiale “Lavori di genere nel terzo settore: stereotipi o opportunità?  della regione Toscana :”È vero, certe cose si imparano fino da piccoli. Si impara che sono normali e ci si deve abituare. Si impara che da ragazze, e poi anche da adulte, si sarà giudicate per il proprio aspetto fisico invece che per le proprie capacità, che ci si attenderà propensione al lavoro domestico, alle professioni femminili”, e si impara che se non si riuscirà a lavorare o lo si farà a condizioni peggiori sarà pur sempre meno grave che se dovesse accadere al nostro compagno.
Possiamo dire quindi che i sogni e desideri delle donne in tenera età vengono condizionati in maniera decisiva e preponderante dalla società in cui vivono.
Infatti, le donne sono più oppresse rispetto agli uomini per quanto riguarda le scelte che contribuiscono a mantener la “tradizione” e sono, in Italia e nel mondo, sempre sotto l’occhio del patriarcato.

CON GLI OCCHI DELLE BAMBINE- SAVE THE CHILDREN

Il rapporto “Con gli occhi delle bambine” si basa su una ricerca americana del 2017 condotta su un campione di 96 bambini, 48 maschi e 48 femmine di 5, 6 e 7 anni a cui viene narrata  la storia di una persona “molto, molto smart”.
Vengono mostrate ai bambini delle immagini di persone di ambo i sessi e successivamente viene loro domandato quale sia il soggetto smart.

  • Bambini di 5 anni: questa fascia di bambini riconosce sé stesso come figura smart, indicando un’immagine maschile nel caso stia rispondendo un bambino e un’immagine femminile nel caso risponda una bambina:
  • Bambini di 6 anni: sia maschi che femmine indicano nella figura maschile il soggetto davvero smart;
  • Bambini di 7 anni: lo stereotipo funziona, le bambine non sono più sicure delle loro abilità. Quello brillante, in gamba, non può che essere il maschio.

“Già a quattro anni i bambini sono consapevoli delle diverse aspettative rispetto ai loro comportamenti. È un lento ma implacabile addestramento fatto di piccole scelte, di snodi lungo sentieri sempre più divergenti”.

GENDER DREAM GAP – CASO MATTEL

Con Dream Gap intendiamo il fenomeno per il quale le giovani ragazze, a causa di fattori socialmente costruiti hanno una tendenza ad essere considerate e considerarsi meno rispettabili e validi rispetto agli uomini. Questa espressione è stata prodotta dalla americana Mattel, l’azienda di giochi che ha inventato Barbie. Lo stereotipo di genere consiste, infatti, in un congelamento di contenuti e aspirazioni, che secerne le donne a ruoli scelti non in base ad aspirazioni personali, ma in base a ciò che per “tradizione” socialmente accettabile.

STEM, GDG IN ITALIA NEL MONDO SCOLASTICO

Secondo l’ultimo rapporto Unesco, infatti, solo il 33% dei ricercatori sono donne. In Italia, risulta che solo una piccola percentuale, inferiore al 20%, delle studentesse è iscritta ad un corso di laurea in materie scientifiche e si ritiene che motivi per cui le ragazze si avvicinino così poco ai settori STEM siano dovuti soprattutto a stereotipi e pregiudizi insiti nella società, secondo i quali le donne sarebbero meno portate per la scienza rispetto agli uomini.
Dal report risulta che il 55% degli iscritti all’università sono donne, ma che solamente il 18% frequenta un percorso STEM.

STEM, GDG IN ITALIA NEL MONDO LAVORATIVO

In Italia, secondo quanto riportato dallo studio  Gender Gap Report del 2021, i cambiamenti introdotti e attuati per colmare questa disparità negli ultimi cinque anni non  stati sufficienti, né in termini di quantità né di veloci e qualità.
Viene evidenziato come ad un anno dalla laurea, gli uomini laureati in ambiti STEM con un lavoro sono in leggera maggioranza:

  • Uomini 91%
  • Donne 89%

Le differenze, tuttavia, non riguardano solamente il tasso di occupazione ma anche lammontare della retribuzione. Se la media tra gli uomini corrisponde a circa € 1.500, quella del genere sottorappresentato ammonta a circa € 1.400.
Questa disuguaglianza non riguarda solamente il mondo lavorativo in ambito STEM, ma tutti i settori.

 

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