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Arriva la direttiva Ue sulla parità di genere nei CDA delle imprese

Il parlamento europeo ha deliberato in via definitiva a favore della direttiva riguardo l’equità di genere nei cda delle attività europee.
Sono 3 gli anni che separano le aziende Europee quotate in borsa dal termine per la direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione. Entro la fine di giugno 2026 le imprese europee dovranno avere almeno il 33% di tutti i ruoli amministrativi occupati dal sesso sottorappresentato.
È quanto previsto dalla direttiva Ue votata dal Parlamento europeo in via definitiva, puntando all’incremento di figure professionali femminili per le posizioni ai vertici. Oggi la media europea non si distacca tanto dal 33%, ricoprendo già il 30,6%. Un’analisi più approfondita riporta però forti differenze tra i vari stati membri:

  • 45,5% Francia,
  • 37% Italia,
  • 8,5% Cipro.

Procedimenti e obiettivi

Una nota dell’Eurocamera chiarisce alcuni punti fondamentali su come si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati dalla direttiva: “Il merito rimarrà il criterio principale durante le procedure di selezione, che, secondo la nuova normativa, dovranno essere trasparenti.
Le società quotate dovranno fornire annualmente informazioni sulla rappresentazione di genere nei loro cda alle autorità competenti e, se gli obiettivi non sono stati raggiunti, dovranno spiegare come intendono ottenerli. Tali informazioni saranno pubblicate sui siti delle società così da essere facilmente accessibili”.
La direttiva stabilisce inoltre che i Paesi membri dovranno attuare misure politiche e sanzionatorie per quelle attività che non seguiranno procedure di nomina e selezione aperte e trasparenti.

Le parole di Ursula von der Leyen

La presidente dell’esecutivo Ue, Ursula von der Leyen, scrive sul suo account Twitter: “Dopo 10 anni dalla proposta della Commissione europea, ora avremo una legge europea sulla parità di genere nei consigli di amministrazione delle società.
Il tetto di cristallo che impediva alle donne di accedere alle posizioni di vertice delle aziende è stato infranto. È un momento davvero storico e commovente”.
La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e gli Stati membri la dovranno recepire nei prossimi due anni; inoltre non sarà valida per tutte quelle piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti.

 

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